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  • The 4 faces of Cividale

    Cividale is so steeped in history that the visitor can actually feel it.

    The town has preserved the most important artistic and cultural features of its extremely wealthy past.

    A Roman, Longobard, Patriarchal and Veneto city these are the four different faces of Cividale, which visitors can still admire today in an unforgettable journey through time.

    Total time: total from around 2 hours and 30 minutes to 4 hours (possible visits to Monastery, to Christian museum and to National Archaeological Museum with entrance fees)

    Distance: cc. 3 kilometres

    Difficulty: low (the museums are accessible to people of limited mobility)

    Start: Piazza Paolo Diacono, 10 (Informacittà counter – Information and tourist centre)
    - Corso Mazzini, corso Paolino d’Aquileia, via Monastero Maggiore: Celtic Hypogeum (stairs present)
    - Corso Paolino d’Aquileia, Town hall building;
    - Piazza del Duomo: National Archaeological Museum;
    - Stretta Pozzo di Callisto (stairs present), via Monastero Maggiore: Monastery of Santa Maria in Valle e Longobard Temple,
    - via Monastero Maggiore, stretta Cornelio Gallo, via G.B. Candotti (stairs present): Christian Museum and Cathedral Treasure;
    - Piazza del Duomo: Duomo e Palazzo de Nordis;
    - Largo Boiani, Foro Giulio Cesare, piazza Dante: Arsenale Veneto Porta S.Pietro;
    - via Ristori, Piazza Paolo Diacono

    There is an alternative to this route without architectural barriers: The four faces of Cividale - without architectural barriers
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  • Chiesa di San Francesco

    La costruzione si affaccia, a nord, sull’omonima piazza, mentre a sud si erge a picco sul fiume Natisone.

    Nel 1285 i frati francescani si trasferirono da Borgo di Ponte (ove dimoravano sin dal 1246 in una struttura poi ceduta alle suore clarisse ed ora adibita a Convitto Nazionale) in questo luogo a ridosso del fiume, dove iniziano ad erigere chiesa e convento nel 1296 in seguito all’autorizzazione concessa dal patriarca Raimondo della Torre.

    Lavori di ripristino vengono eseguiti nel 1495 (ad essi si deve l’attuale facciata, secondo lo Sturolo) e nel 1511, a seguito dei danni causati dal terremoto alla torre ed a parte della chiesa. Annessa al convento era la scuola dei novizi, situata nell’attuale residenza del canonico, che affiancava la chiesa.

    Altri lavori di restauro vengono eseguiti nel settecento: viene ancora ampliato il complesso verso ovest. I frati risiederanno a lungo in questo luogo,sino al 1769, anno in cui il convento viene sospeso e subito acquistato dal Capitolo (Sturolo) che ne trasforma la funzione, adibendolo in parte a residenza.

    Nel 1810 la chiesa viene occupata dai militari; riconsacrata nel 1822, viene utilizzata nel 1826 come magazzino; subisce ancora ingenti danni e nel 1946 iniziano i primi lavori di restauro, eseguiti a cura della soprintendenza.
    Oggi tali opere risultano ultimate per il suo corpo della chiesa che possiede pianta a croce latina, con transetto appena accennato.

    La copertura a doppia falda incrociata, su struttura in legno. La facciata verso la piazza è lisca, in pietra faccia a vista, semplicemente definita dal portale d’ingresso (ad arco a tutto sesto) e da un grande oculo sistemato in posizione centrale.
    Sopra il portale: la sagoma di un precedente arco a sesto acuto, con stemma e simboli sacri sulla chiave di volta.

    Il rosone centrale possiede un frammento di vetrata trecentesca. All’interno la chiesa si organizza in un’unica navata centrale, con tre cappelle absidali.
    Il soffitto, con capriate a vista, è stato più volte rifatto nei secoli. Molto importanti risultano i lacerti di affreschi, dovuti a presenze toscane e venete, realizzati tra il 1300 ed il 1500.
    Il campanile a pianta quadrata presenta quattro bifore nella cella ma panaria. La sacrestia, inglobata nella struttura del convento (affaccia verso il chiostro), è decorata con pitture ed affreschi di Giglio Quaglio (1693) e stucchi del Rietti.
    La struttura del complesso conventuale prosegue verso ovest con la sala del refettorio, al piano terra, e con il dormitorio, situato al primo piano.

    L’ampio chiostro, che con il suo spazio definiva il fianco ovest della chiesa ed il prospetto sud del convento, è stato demolito in epoca napoleonica.
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  • Piazza Paolo Diacono

    The heart of Cividale.

    On the left stands a house from the 15th century which preserves traces of frescoes, among which the crest of Cividale is clearly visible, and pointed windows, which is said to have belonged to the family of Paolo Diacono, Lombard historian who wrote about his people. In front of the house there is a fountain with an eighteenth century sculpture depicting the huntress Diana (1803).

    On the right of the fountain there is a glimpse of the flooring, a stone plaque indicates the place where, in 1874, the so-called tomb of Lombard Duke Gisulfo was found, now exhibited at the National Archaeological Museum (Piazza del Duomo). The piazza is adorned with other beautiful buildings.
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  • Via Monastero Maggiore

    Cuore della città longobarda, la via, con il suo caratteristico acciottolato, conserva intatto tutto il fascino della storia. Sulla destra, per chi scende, la via è chiusa dalle alte mura del Monastero di Santa Maria in Valle: alcuni tratti di mura sono altomedievali e conservano le pietre squadrate originarie.
    Lungo la via, sulla sinistra, si apre salita pozzo di Callisto ove è ancora visibile il pozzo riconducibile al Palazzo Patriarcale di epoca longobarda. Proseguendo lungo la via, oltrepassata sulla destra l’incrocio delle strette Santa Maria di Corte e Cerchiari dove vi è la costruzione della Casa Medievale, si giunge alla Porta Brossana: le aperture alle estremità della volta, lunga oltre sette metri, sono ad arco tutto sesto. Varcata la porta uno slargo conduce alla Porta Patriarcale, in mattoni rossi, che appartiene alla cinta fortificatoria patriarchiale. Varcata anche questa porta, costeggiando sempre la cinta muraria del Monastero, si raggiunge piazza san Biagio ove sorge l’omonima chiesa.

    Ulteriori Informazioni
    Informacittà
    Tel: +39 0432 710460
    E-mail: informacitta@cividale.net
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  • Piazza del Duomo

    Centro della città, sulla piazza si affacciano le più rappresentative testimonianze dell’architettura risalenti all’epoca del dominio della Serenissima: palazzo de Nordis, Palazzo dei Provveditori Veneti, il Duomo di Santa Maria Assunta.
    All’estremità ovest della Piazza si trova lo stendardo cittadino, qui collocato nel 1740.

    Ulteriori informazioni
    Informacittà
    Tel: +39 0432 710460
    E-mail: informacitta@cividale.net
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